EPPURE ERA BELLA LA SERA

 

drammaturgia e regia Livia Gionfrida

con Livia Gionfrida e Giulia Aiazzi

fisarmonica e voce Simone Faraoni

produzione Teatro Metropopolare 

con il patrocinio della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato 

 

Reading musicale che dà voce alle vicende individuali delle donne della Resistenza Italiana e al valore sociale e politico che ebbero in quel particolare frangente storico. 

Si tratta di storie eterogenee. Attraverso motivazioni ideali comuni le donne compiono scelte coraggiose ed orgogliose, mai scontate o rinnegate. Furono staffette, fattorine, infermiere, vivandaie e combattenti. Trasportavano esplosivi nella borsa della spesa, animavano gli scioperi nelle fabbriche e imbracciavano le armi. All’inizio è anche la guerra privata di donne che smettono improvvisamente di sentirsi solo madri o figlie, che decidono di lottare non solo contro l’occupante tedesco o i fascisti di Salò, ma per liberare se stesse dai pregiudizi morali e dalle discriminazioni imposte dalla cultura maschile. Nell’emergenza della guerra e nella speranza di un mondo più giusto, nella fede in una causa e nella coscienza politica, le donne non hanno esitato a rischiare e perdere la propria vita, costituendo non un appoggio assistenziale ma la spina dorsale della Resistenza. Due attrici disegnano un percorso di memorie, storie e paesaggi, accompagnate dalla fisarmonica del Maestro Simone Faraoni nell’esecuzione di canti e musiche della tradizione partigiana. 

Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. 

Category
prosa